I personaggi della Storia

tra ricerca e teatro

 

L’I.T.C. “Don Luigi Sturzo” di Bagheria (PA) il 3 Novembre ’07 ha ospitato docenti delle scuole della Sicilia occidentale che hanno incontrato un team di esperti e storici per diffondere la conoscenza di alcune figure significative del Sud d’Italia: Francesco Crispi, Francesco Saverio Nitti, Donato Menichella, Luigi Sturzo e  Giuseppe Di Vittorio.

 Grazie ad un’iniziativa comune del Ministero della Pubblica Istruzione e del Dipartimento per le Politiche di Sviluppo del Ministero dello Sviluppo Economico, numerosi docenti in rappresentanza delle scuole superiori delle province di Palermo, Agrigento, Caltanissetta e Trapani hanno incontrato esperti e storici per discutere del  Progetto “Storie interrotte”.

Il Progetto, illustrato dalla dott.ssa Anna Maria Mastrovito del Ministero della Pubblica Istruzione, si pone l’obiettivo di far incontrare il mondo della scuola con quello della ricerca e del teatro per sollecitare un approccio innovativo e multidisciplinare alla conoscenza storica e al suo contributo alla comprensione del presente attraverso l’approfondimento di alcune figure chiave del Sud d’Italia che hanno segnato la storia del Paese.

Come hanno sottolineato i Docenti di storia contemporanea intervenuti, Leandra D’Antone, Salvatore Lupo e Raffaele Romanelli, si tratta di uomini politici, economisti, sindacalisti meridionali che tra la fine del  XIX secolo e il secolo XX hanno provato, con grande senso dello Stato e con straordinaria sensibilità, a trovare soluzioni efficaci e coraggiose a quelle dicotomie che hanno contraddistinto la storia d’Italia e che ancora oggi non sono del tutto superate anche perché i fili del loro discorso si sono ogni volta interrotti.

I fili interrotti riguardano in primo luogo il tentativo di superare il divario tra la dimensione nazionale e l’apertura ad una proiezione internazionale del nostro paese senza rinunziare ad una elaborazione autonoma e alle proprie  radici.

In secondo luogo  riguarda le soluzioni a quella  dicotomia tra pubblico e privato che tanto ha contribuito ad impoverire il dibattito politico e  culturale nonché la complessiva crescita economica italiana.

Non ha ancora trovato soluzione la questione Nord-Sud che questi personaggi avevano iniziato ad affrontare attraverso il superamento della dimensione locale inserendo il problema del Sud nella complessiva questione nazionale.

Per tutti infine la capacità di non rinunziare alla complessità della realtà italiana senza tuttavia semplificare e quindi non riuscire a comprenderne le infinite implicazioni.

Di questi personaggi si è perso il filo, la comprensione dei risultati che hanno ottenuto e dei problemi che hanno incontrato, quel filo interrotto va ripreso e rilanciato proprio a partire dal coinvolgimento dai giovani allievi del Sud in un incontro con il mondo della ricerca e con il linguaggio del teatro.

La prof.ssa Leandra D’Antone, dell’Università “La Sapienza” di Roma, ha sottolineato l’entusiasmo con cui i rappresentati del mondo della ricerca hanno risposto all’invito di contribuire, con la costruzione di biografie in forma di dialoghi, ad un Progetto del tutto innovativo e coraggioso per contribuire alla diffusione della conoscenza storica tra i giovani del Sud. La storia attraverso la voce e l'anima di alcuni suoi protagonisti diventa viva e parla alla coscienza di tutti noi.

Il prof. Romanelli, dell’Università “La Sapienza” di Roma ha illustrato alcuni dei dialoghi tra Crispi e i personaggi storici a lui contemporanei facendo emergere un profilo dell’uomo e dello statista non tradizionale e comunque fuori dagli stereotipi con cui  generalmente viene caratterizzato ma quello di un uomo di grande sensibilità e modernità.

Infine il prof. Salvatore Lupo, dell’Università di Palermo, ha delineato la figura di Luigi Sturzo e della sua straordinaria modernità nell’approccio tra dimensione locale e dimensione nazionale e del suo contributo nel porre la questione meridionale al centro del dibattito politico.

Infine, l’Ispettrice Maria Luisa Perna, rappresentante del gruppo tecnico-scientifico del Ministero della Pubblica Istruzione,  ha suggerito percorsi operativi sulle metodologie da adottare per la costruzione dei prodotti che ciascuna scuola realizzerà utilizzando in modo creativo tecnologie e strumenti innovativi, prodotti che saranno presentati tutti in un meeting finale a conclusione del Progetto.

Gli interventi dei docenti hanno espresso entusiasmo, curiosità e a volte anche perplessità sulla operatività  del Progetto che costringe sicuramente ad un impegno in termini di metodologie innovative e di ricerca sul campo.

Grazie alle sollecitazioni di questo Progetto, gli allievi potranno sperimentare un modo nuovo di studiare la storia, un modo coinvolgente e operativo con cui si possano sentire protagonisti nella costruzione della loro conoscenza. Leggendo le biografie e ricostruendo  il lavoro di ricerca documentaria che li hanno ispirati, assistendo alle pièce teatrali da esse ricavate, saranno sollecitati a creare ulteriori percorsi di approfondimento scegliendo infine gli strumenti più efficaci ed innovativi per esporre i loro lavori.